Il pane è uno degli alimenti più semplici sulla faccia della Terra e questo è stato il suo successo, che ne ha sancito la produzione, l’utilizzo e il consumo fin dall’antichità. L’origine del pane, infatti, sarebbe storica e risalirebbe agli anni appena successivi alla scoperta della coltivazione dei cereali e dell’agricoltura.
I suoi semplici ingredienti e la possibilità di essere cotto sul fuoco ha fatto sì che il pane abbia rappresentato un alimento fondamentale per le popolazioni antiche ma anche per gli abitanti attuali della Terra, ovvero noi. Rispetto al passato, adesso, le tecnologie sono innovati e la produzione del pane è fatta anche su scalda industriale.
Inoltre, le tipologie di pane presenti in commercio sono numerose e prevedono delle varianti rispetto al pane tradizionale. Il pane, in ogni caso, è un prodotto fresco che, di conseguenza, tende ad andare incontro in maniera abbastanza rapida a fenomeni di indurimento e deperimento. Perciò alcuni lo congelano. Tutto ciò è salutare?
Il pane: una panoramica
Tra i prodotti da forno, il pane è tra i più noti e consumati al mondo. Il settore di produzione del pane è tanto vasto e capillare ai quattro angoli della terra che ormai esso viene prodotto sia nelle grande industrie sia nei piccoli panifici. Gli ingredienti alla base della sua preparazione sono pochi e semplici.
Un ruolo chiave è svolto dalla farina (nella ricetta tradizionale si tratta di farina di grano). A questa si aggiungono lievito e acqua. Un ingrediente che talvolta è presente è, infine, il sale. Fine. Tutto qui. Tanto semplice quanto di una bontà estrema. Alcune varianti prevedono l’aggiunta di spezie, frutta secca, semi eccetera.
In altri casi non è tanto l’aggiunta di ingredienti a fare la differenza ma la tipologia di farina utilizzata: al posto della farina di grano possono essere impiegate farine integrali oppure farine alternative come quella di mais, riso o farro. Anche le metodologie di lievitazione e di produzione possono variare.
Come si produce il pane?
Nonostante si possano verificare differenti processi di produzione, nella maggior parte dei casi la produzione del pane segue delle fasi comuni, ognuno con la sua specifica importanza. Innanzitutto, fondamentale è la scelta di ingredienti di qualità, a partire, in primis, dalla farina, che possano dare origine ad un prodotto qualitativamente superiore.
Segue, poi, l’impastamento degli ingredienti scelti in modo tale da ottenere una massa liscia e omogenea che è pronta per poter essere lasciata riposare per un numero di ore variabile in base ai casi e consentire l’adeguata lievitazione. Una volta giunta a lievitazione, l’impasto può essere modellato e cotto in forno.
Solo in alcuni casi, prima della cottura è prevista una seconda lievitazione. La cottura può essere effettuata in forno elettrico ma la tradizione vorrebbe l’uso del forno a legna. A seguito del raggiungimento della doratura della crosta, il pane è pronto e può essere lasciato raffreddare prima di essere venduto.
Mangiare pane congelato è salutare?
IL congelamento del pane, effettuato solitamente dopo averlo tagliato in fette di vario spessore, è una operazione tanto comune quanto pratica che viene messa in atto da molti per poter conservare questo prodotto da forno per un lungo periodo (di solito di alcuni mesi). Le basse temperature, infatti, rallentano i processi di deperimento.
Un aspetto positivo del congelamento del pane è rappresentato dal fatto che questo metodo di conservazione non va in alcun modo ad alterare le caratteristiche nutrizionali del prodotto. Al contrario, una volta sottoposto a scongelamento, il pane potrebbe risultare più umido e con una consistenza differente rispetto a quella iniziale.
Questo starebbe a significare che il pane congelato non avrebbe effetti negativi sull’organismo e nemmeno rischi gravi per la salute. Infatti, il congelamento non andrebbe ad alterare le sue proprietà nutritive ma solo la consistenza. Per ridurre il problema, potrebbe essere utile scongelarlo molto lentamente, ponendolo in frigo, o scaldarlo direttamente in forno.
Un breve recap
In conclusione, il pane è uno degli alimenti noti fin dall’antichità e consumato in tutti gli angoli della Terra. Esso è un prodotto da forno che vede protagonisti pochi e semplici ingredienti: farina, lievito, acqua e, in alcuni casi, sale. A partire da questi, sono state realizzate numerose varianti che prevedono l’aggiunta di ingredienti o di farine alternative.
Un metodo semplice e comune per conservare a lungo il pane è rappresentato dal suo congelamento. Questa pratica sembrerebbe essere sicura e innocua per la salute, in quanto le basse temperature del freezer andrebbero a rallentare i processi di deperimento senza alterare le proprietà nutrizionali, ma, eventuale, solo la consistenza del pane.