La superstizione è un elemento che sicuramente può fare la differenza, in quanto si tratta di un modo di pensare e di vedere le cose senza però riuscire davvero a scardinarlo da quello che realmente è, ovvero un semplicissimo pensiero che di concreto e reale non ha assolutamente nulla, o forse davvero poco.
La maggior parte di queste che chiamiamo e definiamo anche credenze è semplicemente la costruzione di un castello di pensieri che finiscono per essere condivisi con l’idea che possano corrispondere a verità in base anche agli eventi accaduti a cui questi pensieri sono riconducibili. Questo cambia ovviamente le carte in tavola.
Nel merito del mondo delle piante, le cose non vanno sicuramente diversamente da questo modo di vedere il mondo, per cui esistono tanto piante positive quanto anche piante negative, che si considerano portatrici di sfortuna e sventura, ed è meglio non avere in casa né tanto meno di pensarle come un regalo.
La superstizione: nessuna base scientifica
C’è una filosofia alla base dell’arredamento, che proviene dalla cultura cinese e si tratta del famoso Feng Shui, ovvero quel modo di andare a pensare che ci siano delle energie alla base della vita casalinga, in grado di contaminare il nostro modo di vivere e di trascorrere del tempo in una stanza.
Le piante sono davvero la parte determinante, alla base di quella che è la diffusione di questa energia, che cambia connotati proprio in relazione alle piante. Secondo il Feng Shui arredare con le piante è un ottimo punto di partenza, ma bisogna farlo scegliendo e optando per quelle che sono davvero belle e importanti.
Ma una cosa che devi sapere è che il Feng Shui è una credenza, una filosofia di vita potremmo definirla, in grado di suscitare l’interesse di chi intende seguirla ma senza esagerare e senza creare timori o problemi. Insomma, devi crederci per farla tua e non importela solo per moda.
Ecco le tre piante sfortunate
La prima pianta che fra tutti quelle note si dice che porti sfortuna è il Pothos, una pianta super resistente, che va bene per quanti decidono di dedicarsi al giardinaggio ma non ha il pollice verde. Ma si dice che porti sfortuna, perché è in grado di assorbire l’energia positiva e viene associato ai conflitti amorosi.
Facilmente deducibile è il fatto che a impressionare negativamente sia il cactus, per via delle spine poste al termine dei rami che sono portatrici sono di energia negativa e che ostacolano la fortuna. Per cui si pensa che questa pianta crei tensioni familiari e siano sinonimo di questioni familiari, anche di quelli seri.
Infine, abbiamo l’agave: è una pianta considerata portatrice di lacrime, per gravi danni economici se piantata vicino casa e che porti sfortuna, poiché attira il dolore a causa della sua natura, ovvero perché cresce lentamente e fiorisce una sola volta prima di morire e arrivare a fine vita. Insomma, una pianta che non aiuta.
La mancanza di base scientifica
Quello che sicuramente possiamo dedurre è che di fronte a tutto questo non esiste alcun fondamento scientifico, alcuno studio che vada a sostenere il pensiero popolare, che spesso si fa coinvolgere da voci non fondate e soprattutto da fatti non verificati. Insomma, si tratta di un modo di vedere e percepire le cose.
E’ vero, alcune piante possono essere scomode o poco adatte all’ambiente domestico, per cui c’è da tenere in conto il fattore comodità e anche un altro elemento, la possibile tossicità della pianta, come nel caso del Pothos che è una pianta tossica se viene ingerita involontariamente. Tutto questo è chiaro che diventa un problema.
Ma ancora peggio sono quelle piante che possono andare a sollecitare l’insorgere delle allergie oppure c’è da tenere in conto anche il fatto che siano portate a termine delle cure speciali utili per farla adattare al meglio e in modo completo all’ambiente che dentro casa e che non sempre si può raggiungere senza che noi stessi fatichiamo.
Meglio evitare? O ascoltiamo le superstizioni?
Diciamo che in tal senso il problema fondamentale è quello di chi si approccia alla questione: se ce la fai a non farti trascinare da questi modi di vedere le cose, hai molte più probabilità di vivere in modo sereno il rapporto con la tua casa, scegliendo quello che ti piace e non facendoti convincere tra ciò che produce energia positiva o negativa. Tutto in modo assolutamente soggettivo
Ma se non riesci davvero a superare l’idea che una pianta possa essere così potente da incuterti il terrore in questo senso, allora forse è arrivato il momento di dedicarti ad altro, ovvero di scegliere qualcosa di non animato per decorare la tua casa, che, almeno lo sai con sicurezza, non cambierà nulla.