
Il conto corrente è una di quelle cose che diamo per scontato, come il wifi o il caffè che prendiamo al mattino. Lo apriamo, ci versiamo lo stipendio o la pensione, appaghiamo le bollette, facciamo acquisti online e non ci facciamo troppe domande al riguardo. Ma quanto ci costa realmente tenerlo aperto?
Quanto spendi ogni anno?
Ecco, tra canoni, la commissione e altre spese sparse qua e là, il conto corrente può diventare una piccola sanguisuga delle nostre finanze senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Di base, il conto corrente è molto pratico perché ci permette di gestire il denaro senza dover nascondere banconote sotto il materasso.

Serve per ricevere pagamenti, trasferire i soldi, a prelevare contante e pagare senza dover portarsi dietro mazzette di banconote. Insomma una comodità a cui pochi rinuncerebbero. Ma, come tutte le comodità, ha un prezzo. E qui viene il bello, spesso non ci accorgiamo nemmeno di quanto paghiamo e quanto spendiamo per i vari servizi.
Le spese di un conto corrente si possono nascondere un po’ ovunque. Se il canone annuo che è una tariffa fissa di alcune banche fanno pagare per il semplice fatto di avere un conto corrente attivo. Poi ci sono i costi delle operazioni tra bonifici, prelievi, pagamenti con carta di debito o credito.
I costi nascosti del conto corrente
Alcune banche includono tutti i relativi costi del canone in modo da evitare di fargli pagare singolarmente, altre invece fanno pagare ogni costo a parte. Inoltre, un altro aspetto dolente sono i prelievi da sportelli di altre banche, possono costare più di quanto immaginiamo. E queste sono solo alcune delle spese.

Poi ci sono anche spese meno evidente come quelle che compaiono nei dettagli dell’estratto conto, magari con diciture vaghe e incomprensibili. Commissioni su bonifici istantanee, costi di gestione delle carte veicolo imposta di bollo se il saldo medio supera una certa soglia, spese per l’invio dell’estratto conto cartaceo. Insomma, chi più ne ha più ne metta.
Anche un conto che sembra gratuito, quindi, spesso nasconde i costi poco chiari. E sommando tutto, alla fine dell’anno ci si può ritrovare a pagare cifre ben più alte di quanto si pensava. Quindi come si fa a non farsi ingannare e a risparmiare? Ci sono vari passi da considerare.
Leggi con attenzione i contratti
La prima cosa che dobbiamo fare per affrontare il problema e leggere con attenzione il contratto e l’estratto conto. So che è una cosa che può sembrare molto noiosa soprattutto perché abbiamo a che fare con un gergo burocratico, ma è l’unico modo per capire davvero cosa stiamo pagando. Se ci sono voci poco chiare, non esitiamo a rivolgersi alla banca.

Del resto stiamo parlando di soldi nostri quindi abbiamo tutto il diritto di vederci chiaro. Poi, una volta fatto questo, per risparmiare dobbiamo necessariamente confrontare le varie offerte. Le banche tradizionali spesso hanno posto più altri rispetto a quelli on-line che invece tagliano molto spese grazie alla gestione digitale.
Quindi se sappiamo di utilizzare poco lo sportello fisico e riusciamo a fare tutto online, un conto digitale potrebbe essere un buon modo per risparmiare parecchio. Tra l’altro, alcune banche offrono anche conti a zero spese per determinate categorie come giovani, studenti o pensionati. Se fai parte di una di queste categorie, varrebbe la pena informarsi.
Cambiare banca o no?
Un altro trucco per risparmiare è ridurre le operazioni a pagamento. Se la nostra banca fa pagare i bonifici, cerca di fare il meno possibile o usa servizi che includono gratuitamente. Se prelevare da sportelli di altre banche costi eccessivamente, organizzati per prelevare il meno possibile da queste. E poi fai attenzione a pagamento con carta di credito, alcuni punti applicano commissioni su certe transazioni.

Ogni tanto chiediti se il tuo conto ti sta dando davvero ciò di cui ha bisogno. Magari le ho aperto anni fa quando le condizioni erano diverse ora ci sono alternative più conveniente a cui non hai mai pensato. Certo, cambiare in banca può sembrare una scocciatura ma con le nuove normative sulla portabilità è più semplice di quello che pensi.
Il più delle volte passa una firma e la nuova banca si occupa di tutto, compreso del trasferimento di domiciliazioni e accrediti. Basta un po’ di attenzione per evitare di buttare soldi spese inutili e tenerli per ciò che conta davvero. Dunque non aver paura di leggere i contratti, confrontare più offerte e fare scelte più oculate.