Avete mai visto da vicino le 100 lire? Probabilmente la risposta, per lo meno per la maggior parte delle persone è no. Si tratta del vecchio conio, che per questione anagrafiche, la nuova generazione, non ha avuto la fortuna di vivere. Eppure, per molti anni, sono stati dei pezzi di uso comune.
In particolare la moneta da 100 lire. Averla in tasca equivaleva ad una vera ricchezza, anche perchè le cose che si potevano comprare, erano tante. Cosi come quelle che le permettevano, di potere integrare il suo valore. Ebbene, oggi, entrano in pieno diritto nell’Olimpo della Numismatica, insieme ad altre monete.
Pare infatti, che nonostante il passare del tempo, ancora oggi, possano essere di grande valore. Insomma, possederle potrebbe essere un vantaggio, non solo per chi è esperto in questo settore, ma anche per un semplice appassionato. Ma cerchiamo di approfondire il discorso e di capire meglio la questione suddetta. Un pò di storia non fa mai male.
100 lire: quali sono i fattori che incidono
Prima di capire, effettivamente, di quale cifra stiamo parlando. E’ bene partire da un presupposto. Ci sono dei fattori che portano a determinare il valore di una determinata moneta, compresa quella da 100 lire. Per esempio: lo stato di conservazione. Se la moneta, attraversa il tempo a fior di conio, allora ha un grande valore.
Poi, il secondo step, è quello di cercare eventuali errori presenti sulla moneta stessa: dettagli, che per esempio non ci sarebbero dovuti essere, ma che possono dare alla moneta il vantaggio di essere unica e quindi rara. Inoltre, da non dimenticare i numeri relativi alla sua coniazione, più la moneta è rara, e più il valore aumenta.
Infine, il dettaglio che rischia di fare perdere il suo valore finale, è quello relativo all’eventuale presenza di graffi, spacchi o ossidazione. In quel caso, la moneta, arrivata nelle nostre mani, in un pessimo stato di conservazione, non risulta essere un ottimo investimento. Per cui, può tranquillamente restare nel cassetto.
100 lire: valore
Detto questo, entriamo ancora di più nel dettaglio. Prendiamo come esempio la moneta da 100 lire del 1955, questa può arrivare a valere fino a 800 euro. Poi, se è in quasi Fior di Conio, si ferma a 700 euro, in condizioni non proprio perfette, invece arriva a 120 euro.
La moneta da 100 lire, dell’anno successivo, invece si aggira tra i 120 e i 150 euro, mentre se non è in ottimo stato scende a 18 euro. Per le 100 lire prodotte tra il 1957 e il 1961, il prezzo potrebbe oscillare tra i 500 e i 650 euro. Mentre le 100 lire dei due anni successivi,
hanno un costo finale che parte da una base di 100 euro e arriva a 150 euro. Discorso diverso per le 100 lire piccole, che sono state coniate nel 1990, queste hanno un valore che si ferma a meno di due euro. Mentre le 100 lire con Guglielmo Marconi si aggirano intorno ai 500 euro.
E per le 100 lire Minerva?
Queste, a differenza di altre, hanno una storia davvero unica e particolare. Sono state ideate nel 1954, ma sono entrate in circolazione solo l’anno dopo. E, fino alla fine, sono state le monete più usate, per lo meno fino all’arrivo dell’euro. Per cui, si possono trovare ancora con tanta facilità.
Quelle più moderne, possono avere un valore irrisorio, di al massimo un paio di euro, ma il discorso cambia per i modelli più antichi. Queste possono nascondere un valore davvero immenso. Specialmente, se tra le mani ci stanno quelle con la scritta PROVA. In quel caso, si ha un piccolo tesoro.
E’ bene sapere, che in quell’anno, ci furono tante prove di conio, per questo, avere uno di questi esemplari tra le mani, potrebbe essere un enorme vantaggio. Sicuramente, un piccolo tesoro, che non deve restare chiuso in un cassetto a prendere polvere. Anche, per il benessere di chi lo possiede.
Per finire
Per concludere, il consiglio, quando ci si trova in una situazione del genere, resta sempre lo stesso. Chiedere aiuto ad un esperto del settore, una persona che possa fare una valutazione precisa, e che quindi possa capire, per davvero, che cosa si ha tra le mani. E poi, prendere le giuste decisioni.
Sarà lui stesso, qualora la moneta dovesse essere venduta, a indicare i canali giusti per poterlo fare. Al giorno di oggi sono davvero tanti: passaparola, aste online, mercatini dell’usato. E molto altro. Basta solo sapere a chi rivolgersi, e non perdere quella che di fatto è una fortuna davvero enorme.