Il libretto postale è uno degli strumenti di risparmio tradizionali e più utilizzati dagli italiani perché rappresenta un mezzo sicuro e accessibile per gestire i propri risparmi. Oltre al valore nominale dei depositi, possedere un vecchio libretto postale significa avere un bene storico e collezionistico,m caratteristiche che ne aumentano il valore.
Ciò vale soprattutto per quei libretti postali emessi in particolari periodi storici, i più ricercati da parte dei collezionisti. Infatti, i libretti postali hanno subito trasformazione nello stile e nelle grafiche a seconda della situazione politica e socioeconomica d’Italia.Dai primi esemplari cartacei, caratterizzati da una grafica elaborata ed elegante, si è giunti all’edizione digitale attuale.
La transizione al digitale, che rende i libretti dematerializzati privi di valore storico e collezionistico, ha però riacceso l’interesse verso gli esemplari cartacei emessi in epoche passate, soprattutto per quegli esemplari rari, in ottime condizioni ed emessi in periodi storici particolari. Ecco allora che un libretto postale vecchio può valere più dei soldi all’interno.
Il valore di un libretto postale vecchio
Stabilire il valore di un libretto postale vecchio dipende dalla combinazione di vari fattori come l’anno di emissione, lo stato di conservazione, la presenza di eventuali timbri o segni particolari che lo rendono unico e raro. Ad esempio, i libretti postali emessi fino agli anni Quaranta, se in buone od ottime condizioni, possono valere anche fino a 300 euro.
Invece, libretti postali vecchi risalenti agli ultimi decenni dell’Ottocento, se in ottime condizioni, sono quotati fino a 480-500 euro. Il mercato collezionistico valuta con maggiore interesse quei vecchi libretti postali che presentano caratteristiche uniche e particolari o che sono stati emessi in contesti storici particolarmente significativi e rilevanti, come la Belle Epoque.
La rarità dell’esemplare, unita alle sue particolarità e allo stato di conservazione, contribuisce a determinarne il valore. Il valore collezionistico può dunque essere superiore al suo saldo effettivo, anche se la liquidazione di tale somma è in certi casi consentita. Anche gli interessi maturati nel tempo possono essere significativi, anche se occorre prestare attenzione ai cosiddetti libretti dormienti.
Il caso dei libretti dormienti
In questo contesto, un aspetto a cui fare attenzione è il caso dei libretti dormienti ossia quei libretti postali che non registrano movimenti da oltre dieci anni e presentano un saldo pari o superiore a 100 euro. Secondo le ultime normative, tali libretti dormienti, se non movimentati per riattivarli, sono trasferiti, con la relativa somma, al Fondo Consap gestito dal Ministero dell’Economia.
Quindi, per evitare la perdita dei soldi depositati, se possedete un libretto postale di tale genere, occorre effettuare una operazione, un versamento per riattivarlo ed evitare di perderlo prima dei termini fissati. Presso Poste Italiane è disponibile un elenco di libretti postali dormienti e consultabile pubblicamente che consente a titolari ed eredi di verificare la loro situazione.
E’ possibile recarsi presso un ufficio postale qualsiasi per riattivare il libretto dormiente effettuando una operazione e salvaguardare così le somme depositate. Una volta trasferita al Fondo Consap, la somma può essere recuperata solo attraverso specifiche procedure da espletare secondo tempi, modalità e una documentazione richiesta a titolari ed eredi.
Gli interessi maturati
Trovare in casa o ereditare un vecchio libretto postale può rappresentare una piacevole sorpresa, anche dal punto di vista economico, se si considera la possibilità di poter recuperare non solo la somma che vi è depositata, ma anche gli interessi maturati nel corso degli anni. In alcuni casi, gli interessi composti possono aver aumentato il denaro depositato.
Ciò può rendere il libretto postale vecchio una piccola fortuna inaspettata, che potrebbe oggi avere un valore di diverse migliaia di euro grazie agli interessi accumulati con il tempo. Il recupero di tali somme può essere richiesto presso un ufficio postale dove il personale provvederà a verificare la condizione e lo stato del libretto.
La pratica è regolata da Poste Italiane secondo procedure specifiche ed è possibile che vengano richieste ulteriori informazioni o un’adeguata documentazione, soprattutto nel caso in cui il libretto sia intestato a persone diverse dal richiedente, come eredi o aventi diritto. Ad esempio, potranno essere richieste certificazioni anagrafiche o atti notori.
Per concludere
In conclusione, possedere un vecchio libretto postale può significare molto più di possedere un documento cartaceo di risparmio. In alcuni casi il suo valore supera quello dei soldi depositati all’interno, ad esempio quando il libretto, per alcune sue particolari caratteristiche, rappresenta un esemplare interessante e ricercato per il mercato del collezionismo.
In altri casi, il suo valore economico può derivare dagli interessi accumulati con il tempo che possono superare il saldo nominale depositato. Ecco perché è sempre utile non sottovalutare l’importanza di conservare un vecchio libretto postale, soprattutto se emesso durante periodi storici particolarmente rilevanti e se in ottimo stato di conservazione.