Vecchi gettoni telefonici: ecco la classifica di quelli che valgono più di tutti

Chi ha almeno 40 anni se li ricorda molto bene: delizia e tormento delle telefonate più o meno importanti, i gettoni telefonici smettono di essere prodotti dalla SIP nel 1983, ma continuano comunque a circolare fino al 2001. Con l’avvento dell’euro, le monetine spariscono definitivamente a favore delle schede telefoniche.

Restano comunque oggetto di collezione per molti appassionati di numismatica e non solo e, oggi, possono avere un valore anche più che discreto. Visivamente si presentano come monete con scanalature centrali, realizzate esclusivamente con lo scopo di usare dei telefoni pubblici. La prima compagnia telefonica italiana aveva il nome di Stipel.

Fu questa, in fatti, la prima a mettere in circolazione i gettoni nel 1927. Con il passare degli anni e il cambiamento di nome a Teti e a SIP, anche il valore delle monete cambiò da 30 a 50 lire, per poi passare a 100 nel 1980 e a 200 nel 1984, in linea con le tariffe telefoniche.

Annata ed errori di conio

L’annata delle monete, in linea generale, è quella più determinante al fine di individuare un valore più o meno alto. Non è da escludere anche qualche altro elemento, come per esempio l’errore di conio di una tiratura limitata e poi ritirata per la correzione. Più gettoni sono stati prodotti in quell’anno, meno valore hanno.

Si può dire, quindi, che in parte la tiratura è inversamente proporzionale al valore, ma se si prende in considerazione un gettone del 1927, per usurato che sia, si può avere in mano un piccolo tesoro: lo Stipel di quell’anno, infatti, vale come minimo 60 euro, che arrivano a 100 per i meno usurati.

Si può persino sfiorare il valore di 900 euro se la moneta del 1927 si presenta davvero ben mantenuta o persino Fior di Conio, ovvero mai utilizzata. E tuttavia, pur essendo il più antico tra i gettoni, non è nemmeno tra quelli con più valore in assoluto. C’è in effetti un’annata successiva migliore.

Da Timo a Teti

Sono stati emessi, tra il 1928 e il 1932, dei gettoni dalle compagnie telefoniche Timo e Telve. Un gettone della prima società risalente al 1928, per cui a un anno dalla primissima coniazione, ha valutazione che si aggirano persino intorno ai 1300 euro se in ottime condizioni. Al contrario, non si scende sotto i 200.

Un Telve del 1932, invece, vale un poco meno, ma averlo in casa può portare nelle tasche una sommetta di 350 euro. Se invece si trovano in soffitta dei gettoni Set che risalgono al 1934, vale la pena cercare bene: il valore singolo, infatti, è di circa 150 euro per gettone.

I Teti del 1935 sono certamente storici e vanno senza dubbio annoverati tra quelli che hanno un valore medio-alto, soprattutto se si può contare su diverse unità da vendere tutte assieme. Il valore di tali gettoni si può quantificare in circa 30 euro per monete assai usurate, ma se in buono stato si sale a 200.

Il tempo perde valore… o no?

Le annate buone per trovare e smerciare gettoni rari non vanno oltre il 1935, anche se per fortuna esistono delle eccezioni delle quali fare menzione. Se infatti fino al 1982 non ci sono monete degne di nota, basta tornare in quel primo periodo per trovarne alcune che sono prive di logo.

I numeri di serie possono in questo caso fare la differenza, per cui vale la pena armarsi di lente d’ingrandimento e di una buona luce forte così da individuarlo con precisione e capire se si ha in mano un gettone che vale solo 50 euro o magari si può arrivare a 300.

I numeri di serie 7607 valgono singolarmente fino a 30 euro, ovviamente se si sono mantenuti in stato ottimale. Il 7809 del 1978, invece, nonostante il suo aspetto piuttosto anonimo vale tra i 5 e i 15 euro, sempre in base all’usura. Stesso valore per il 7905 dell’anno successivo, anche se gli errori di conio aumentano il valore.

Gettoni sì, gettoni no

Insomma, avere dei gettoni in casa può fornire un discreto guadagno se si conosce con esattezza il valore dei singoli pezzi o, meglio, se si fanno stimare da un esperto. Per esempio, la sigla 7110 potrebbe fruttare fino a 70 euro, mentre la 7304 60 euro. Anche la 7704 non è male.

Questa, infatti, assieme alla 7412 frutta fino a 50 euro, mentre ci sono circa 5 euro in meno di valore sulla 6504. Da tenere sotto controllo anche le sigle 7803 e 7901, rispettivamente del valore di 20 e 18 euro. Scendiamo nuovamente a 15 con la 8011, mentre si arriva a 10 con la 7502.

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