Addio ufficiale alle banconote! Ecco quali non si potranno utilizzare

La nostra epoca è fatta di tante cose nuove che guardano tutte nelle stessa direzione, ovvero verso un futuro che si presenta incredibilmente all’avanguardia; e per queste ovvie motivazioni, si cerca sempre di dare spazio a quelle che sembrano essere le soluzioni migliori in tal senso, optando per ridurre gli sprechi e i consumi all’osso.

Ma quali sono i dettagli che fanno la differenza? Un cambiamento importante arriva con le banconote, che hanno sempre rappresentato uno spaccato importante per quello che riguarda l’economia, ma anche dato spunto ai veri e propri cambiamenti che sono partiti in modo tangibile dalla loro produzione e sono proseguiti in senso più ampio.

Negli ultimi anni, tuttavia, si sono verificati importanti stravolgimenti, che stanno conducendo verso una drastica abolizione dell’uso del contante, migliorando e rendendo più efficienti i pagamenti per mezzo di carta di debito o di credito, che determina non solo una diminuzione di spese, ma anche e soprattutto una digitalizzazione delle monete che sembra essere maggiormente controllabile.

Quali sono scomparse?

Proprio per questa tendenza che induce a pensare quanto sia importante svolgere lo sguardo verso il futuro che porta a considerare l’uso del contante solo ed esclusivamente per le spese accessorie, è chiaro che alcune banconote non abbiano più alcun motivo di esistere e di essere stampate con la stessa frequenza del passato.

Dal 2019, infatti, da parte della Banca Centrale Europea (BCE) è partita l’iniziativa di interrompere la stampa e insieme la distribuzione di alcune banconote nello specifico, in particolar modo del grosso taglio da 500 euro, operando nel frattempo nel ritiro dei pezzi ancora in circolazione. Una decisione che ha cambiato ovviamente il rapporto con le banconote.

Perché, se prima di allora era un discorso utile e forte da affrontare, ma pur sempre finalizzato a migliorare i rapporti tra economia e modi di interpretare l’uso effettivo che se ne fa, dall’altro invece adesso che la cosa è diventata effettiva ci si chiede che fine faranno queste banconote, cioè se ne ho qualche pezzo posso ancora usarlo?

Sono ancora valide?

Diciamo subito che prima che una banconota perda il suo valore, non c’è un vero rischio che porti ovviamente a disperdere tutto e rimanere quindi con questo potere di acquisto tra le mani praticamente che non è possibile determinare e spendere la banconota che non viene più considerata utile in tal senso.

Ma è chiaro che c’è un arco di tempo dato per smaltire soprattutto le banconote di grosso valore, come nel caso di quelle da 500 euro, destinando al reintegro nelle casse delle banche centrali. Alcuni pezzi, quelli più unici che rari, tuttavia, siccome acquisiscono valore collezionistico maggiore di quello numismatico restano tra le mani dei collezionisti appunto, che le cercano proprio per farle proprie.

Consideriamo anche che una banconota tuttavia può anche appartenere a una valuta pronta ad andare in pensione; in questo caso, sebbene la valuta perde di potere economico, si ha lo stesso la possibilità di poterla smaltire, un tempo ridotto ma comunque facilmente risolvibile in quanto le banche hanno la possibilità di convertire il valore della banconota vecchia con la nuova valuta, come successo dopo il 2002 con la Lira.

Perché le banconote stanno scomparendo

Si tratta di un discorso decisamente moralistico: ci si avvicina a un mondo estremamente digitalizzato, dove tutto, all’interno della routine di tutti i giorni, sembra essere connesso a un mondo che non può più viaggiare tra l’analogico e la carta stampata. Le banconote, anche loro, diventeranno solo un lontano ricordo.

Non si può chiaramente pensare che la cosa avvenga subito e senza porre alcune modifiche che sembrano migliorare la trasformazione, ma di fatto questo è e si sta verificando piano piano, nella vita di tutti i giorni. Abbiamo quindi oggetti la tendenza ad utilizzare le carte per i pagamenti, i bonifici per questioni importanti.

E’ un modo, questo, anche per tracciare i movimenti, dare un peso al costo della vita, tentando di non banalizzare più il potere di acquisto delle famiglie e non trascurando nemmeno quanto possa sembrare complicato dedicarsi in tutto e per tutto alla vita di tutti i giorni, senza doversi solo soffermare al peso delle banconote.

Il futuro delle banconote

Certo, la speranza di tutti i governi è arrivare a questo cambiamento di rotta entro poco tempo, ma tutto dipende dai tempi di adattamento, che comunque non sono stati prescritti e ovviamente risentono di continui aggiornamenti, apportando miglioramenti e trasformazioni utili alla questione. Al di là di tutto, la BCE in particolare si muove sempre pensando alle varie situazioni.

Nessuna legge, inoltre, impedisce al momento di usare le banconote, anzi ancora c’è la forte pretesa da parte di tutti quei commercianti che non si sono evoluti e adeguati al cambiamento del tempo di poter usufruire del pagamento per mezzo del contante, rendendo pertanto il cambiamento ancora più lento e progressivamente piuttosto lontano.

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