Se è vero che la didattica a distanza inibisce la dimensione relazionale tra docenti e alunni e tra compagni, è anche uno strumento che tutto il personale sta perfezionando sempre più.
INTERVISTA – Giulia Bartha, Michela Caldana, Sara Burato e Nicolò Zennaro: «La mancanza di un contatto diretto ci penalizza ma cerchiamo di sfruttare tutte le potenzialità del web».
Socialità ridotta, dolori alla schiena e agli occhi, eccessivo carico di lavoro. Ma anche una maggiore padronanza del PC e la possibilità di dormire un po’ di più la mattina.